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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Ritorno al passato - La Mille Miglia

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E' incredibile quanto siamo affascinati quasi più dal passato che dal futuro. I ricordi perduti vengono considerati come un tesoro prezioso, spesso inestimabile, e quando riaffiorano suscitano gioia e sgomento. Eppure, spesso si tratta di un passato non remoto, ma recente. La mente umana però, nonostante le sue millantate grandi capacità, riesce a perdere nei suoi meandri dettagli e cose che non molto tempo prima erano quotidianità. La fotografia è memoria dello sguardo: quante cose ci saremmo persi senza essa! Le auto storiche sono pure memoria, di un tempo non remoto ma passato e spesso dimenticato, di una tecnologia che al giorno d'oggi sorprende e affascina, quasi che i nostri nonni o bisnonni fossero folli o geniali ad utilizzare con nonchalace certi mezzi. A tratti, un tuffo nel passato non fa male. Può essere molto educativo. Trovo per certi versi assurdo l'essere umano che anela al futuro e all'innovazione eppure teme di perdere irreparabilmente il passato...

Cogli l'attimo

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Memoria dello sguardo, sì, ma pure ricordo di ciò che lo sguardo ha solo potuto intuire in un attimo fuggente. Le ali che sfiorano l'acqua e una miriade di goccioline scintilla per un istante nell'aria, andando poi a rifondersi con la superficie placida del laghetto...

E volano via...

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La chiusura di una bella giornata, col rombo dei motori che s'allontanano e la scia colorata che si disperde nell'azzurro del cielo lascia sensazioni contrastanti, tra il dolce delle belle ore passate e l'amaro perché è tutto terminato...

Date alle cose il peso che meritano

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Il peso delle cose, delle azioni altrui, piuttosto che del dolore che ci provocano, è dato solo dal valore che gli attribuiamo. E' sciocco provare dolore per le cose che, in realtà, non sono davvero importanti. Non sono esse stesse a "pesare", siamo noi che attribuiamo loro un "peso". Sta a noi farlo con saggezza e coscienza.

Qui comincia l'avventura...

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... del Signor Bonaventura. Così recitava mia madre quando si cominciava a fare qualcosa di nuovo, che fosse una vacanza, un nuovo anno scolastico o una nuova avventura lavorativa. Quest'ultimo è il mio caso quest'anno: si ricomincia a lavorare da libero professionista, con tutto quel che ne consegue, tra crisi, saturazione della professione, calo generale della professionalità in giro, pretese di "poca spesa, tanta resa" etc. In tutto questo, decisa a non barcollare e neppure a mollare, ma piuttosto a cambiare, non solo forma giuridica, ma anche e soprattutto in genere e modo di scattare. E quindi: ricominciamo con la fotografia sportiva; cominciamo con il ritratto in studio di piccoli amici a quattro zampe e il ritratto ambientato di grandi, fedeli compagni di gare e passeggiate; iniziamo con immagini di stock e diamo spazio alle nuove passioni, come la fotografia di air show e il paesaggio all'infrarosso. Benvenuti quindi nella mia nuovissima vetrina, fatta d