Post

Visualizzazione dei post da 2016

Postproduzione (parte prima)

Immagine
Tasto dolente. Molto dolente. Il "problema post-produzione" si divide, a mio parere, in due sotto argomenti: - post produzione sì, post produzione no - post produzione: quanta? Partiamo dal principio, quindi sia dal primo punto che proprio dagli albori della fotografia: la post produzione NASCE con la fotografia e ne è parte INTEGRANTE. A tutti quelli che mi dicono: "Eh, ma prima del digitale queste cose non c'erano!" "Eh, ma col negativo non si faceva!" "Eh, ma adesso avete la vita facile!" "Eh, ma adesso c'è Fotosciop!" replico: "Miei cari signori, mi spiace deludervi e far cadere tutte le vostre certezze di grandi conoscitori dell'arte fotografica, ma vi devo dire che praticamente TUTTO quello che si fa con Photoshop lo si faceva in luoghi scuri, angusti e puzzolenti di chimica chiamati "Camere oscure"". Sostituzioni di persone, ricostruzioni, sparizioni, cieli intensi, oggetti che spuntano dal buio, t

Intervista...

Intervistata dal blog "ProntoPRO". E' stato interessante mettersi a confronto col mio rapporto con la fotografia. Mestiere e passione. Che non è sempre un vantaggio, soprattutto quando la passione è un'arte e l'ispirazione ballerina. Però, nonostante questo, quando ho la macchina fotografica in mano sono davvero me stessa... O quando ho le orecchie a punta... ma quella è un'altra storia ancora^^ https://www.prontopro.it/blog/alla-scoperta-della-fotografia-di-pregnancy/

"Cartoline"

Immagine
"Che bella cartolina!" Ecco, chi pronuncia questa frase rivolgendosi a un fotografo, pensando di fare un complimento, beh... non sempre sta facendo un piacere. La "cartolina" per il fotografo di paesaggio è il peggio che possa esistere (a meno che non abbia scattato per realizzare e vendere esattamente "quel" tipo di immagine) perché è semplicemente descrittiva di un luogo, ma in maniera assolutamente anonima e non emozionale. Il "grande pubblico" le ama e le apprezza perché sono "belle", sono "facili". Bel luogo, bella luce, fiorellini, cielo azzurro con nuvolette alla Heidi, tutto bello chiaro e limpido. Niente ricerca emozionale, nulla che scuota, in positivo o in negativo, quello che si ha dentro. Solo un bel paesaggio, ripreso in maniera didascalica con un'ottima tecnica (si spera). Poi... poi ci sono le foto di paesaggio naturale, quelle realizzate non sempre in posti canonicamente "belli", non sempre sca

La "bella fotografia"

Immagine
Ok, i gusti non si discutono. Si può discutere invece, guardando una fotografia o un'opera d'arte, sulla scelta della tecnica e sul suo utilizzo, sul soggetto, sul significato, sulla realizzazione globale ed essere più o meno d'accordo. MA Ma io resto sempre perplessa quando sento dire: "Che bella fotografia!" Perché a seconda di chi la pronuncia, possono esserci significati differenti, sentimenti differenti e giudizi totalmente opposti. Cosa intendo? Bene, partiamo dal principio: *cosa* vi spinge a pronunciare tale frase? Io, da fotografo, vi rispondo: inquadratura, scelta della luce, tecnica utilizzata, scelta del punto di messa a fuoco, scelta del soggetto, significato dell'immagine. Tutto in egual parte. Ma quanti fanno la stessa cosa? Quante volte ho sentito pronunciare quella frase, guardare l'immagine in oggetto e... "Ma sei serio???" Perché no, l'immagine non era "bella", anzi era tecnicamente totalmente sbagliata, decentrat

Piccole, grandi soddisfazioni

Quando un lavoro prende forma di mostra, l'ego dell'artista è appagato e gongola. Quando prende forma di pubblicazione, esulta fino alle stelle. Perché una mostra non è per sempre, ma un libro sì. O quasi. "Fotografi in cerca di paesaggi" non è dunque solo una bellissima mostra, ma anche un elegante e raffinato libro che si può ordinare sulla piattaforma di Blurb. Credo possa essere interessante vivere e rivivere le emozioni che noi fotografi abbiamo riversato nelle nostre immagini. Credo possa essere bello vivere le proprie emozioni guardando le nostre immagini. Per chi lo desiderasse, "Fotografi in cerca di paesaggi" è in mostra presso Photo Discount in Piazza De Angeli a Milano fino al 5 Maggio e in vendita come raccolta delle foto di 19 dei cacciatori di paesaggi su Blurb a questo link http://it.blurb.com/b/6986650-fotografi-in-cerca-di-paesaggi Venite a trovarci e, perché no, diventate parte del nostro gruppo di cacciatori!

La chiamano passione...

Immagine
Quello che tu chiami sdegnosamente "odore" io lo inalo come fosse ossigeno puro, a pieni polmoni ma poco alla volta, poiché dà alla testa. Benzina, olio e metallo. Allappa il palato, impasta leggermente la lingua, graffia appena la gola. E mi fa sentire vivo. Come questo che tu definisci “rumore”. E' suono, musica, melodia. E' una possente sinfonia che scuote il petto, rimbomba nei polmoni, vibra nella cassa toracica, fa trattenere il respiro per un istante fino a sbocciare in un sospiro compiaciuto tra labbra che si distendono in un sorriso. Per te sono solo “macchine vecchie”, per me sono belle donne senza tempo, dotate di quel fascino mistico, di quell'eleganza naturale che una giovinetta sfacciata non potrà mai neppure sognarsi, ma solo invidiare. Come le belle donne, generano passione e dipendenza. Non si può fare a meno di loro, di bramarne le linee morbide e voluttuose, di respirane il profumo lasciandosene stordire, di ascoltare rapiti la loro

La Voce Fuori dal Coro

Immagine
E' una bella pretesa voler essere la "voce fuori dal coro", quella che la pensa in maniera "diversa", quella che non si "conforma". Si fa la figura di esser vanitosi, spocchiosi e superbi. E sia. Chissenefrega. Perché se cercare disperatamente di vedere le cose da un punto di vista diverso dagli altri significa peccare, allora evviva il peccato. Che non vuol dire "avere ragione per forza", ma semplicemente guardare le cose da un'altra prospettiva, magari accorgendosi che è pessima, magari no. Io, personalmente, avevo bisogno di cambiare. Mi sentivo troppo conformata, troppo "uguale". Il mio modo di scattare non mi piaceva più, avevo bisogno di cercare, non necessariamente di trovare, ma la ricerca è uno stimolo, è ciò che ci fa sentire vivi. Mi sono messa alla prova, mi sono messa a scattare su qualcosa che non avevo mai fatto in un modo che non avevo mai sperimentato. Ho avuto paura. Stupido? Sarà. Ma il timore di non

"Gli Eredi di Icaro" diventa mostra fotografica

Immagine
Un lavoro a cui tengo davvero molto prende la forma di mostra fotografica. Ho la possibilità di esporre una raccolta di 24 immagini dal titolo "Gli Eredi di Icaro" presso Photo Discount a Milano, uno dei negozi storici più famosi della metropoli lombarda. Ringrazio Erminio Annunzi, mio docente e Maestro, per aver giudicato questo portfolio degno di essere esposto. Esso rappresenta il mio personale modo di vedere il volo. Le mie immagini non vogliono essere descrittive dei mezzi aerei, non sono rivolte specificatamente a un pubblico di aereoamatori, ma vogliono raccontare la realizzazione di uno dei più grandi sogni dell'uomo: il Volo. Grazie a macchine meravigliose l'uomo è in grado di solcare i cieli e i piloti diventano un tutt'uno con esse, trasformandosi in uomini-aereo, per citare Richard Bach, che volano a velocità impossibili, cabrano, scendono in vertiginose picchiate per poi risalire in un battito di ciglia. Le mie immagini non desiderano glorificare so